
I SEGRETI DI UN NAUFRAGIO IMPOSSIBILE
7 maggio 2025
Un superyacht tecnologico, ancorato a 300 mt. dalla riva. Nessun allarme. Il superyacht affonda.
Estate 2024. Al largo delle coste settentrionali della Sicilia, nei pressi di Palermo, un’imbarcazione di lusso, definita inaffondabile, dotata di un sistema cognitivo marino avanzato, si inabissa improvvisamente, senza trasmettere segnali di emergenza. Tra i passeggeri: scienziati, teorici dell’intelligenza artificiale e strateghi ambientali di fama. A bordo anche il suo enigmatico proprietario, magnate della tecnologia digitale e scienziato noto per le sue ricerche sulla intelligenza artificiale. L’equipaggio si salva, gli ospiti, quasi tutti, muoiono. Il proprietario muore con la figlia. La moglie, unica superstite tra i tre, non parla. L’esame del relitto, con operazioni subacquee non mostra anomalie visibili. Il recupero del relitto è avviato, ma già si ipotizzano possibili anomalie nei sensori, con inversioni spontanee nei sistemi di bordo; e inspiegabili cali di coerenza operativa. Secondo alcune fonti, l’imbarcazione stava sperimentando una nuova architettura cognitiva. Altri parlano di un test estremo su un dispositivo a doppio uso. È stato un incidente? O altro?
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SOMMARIO
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Capitolo 1 – Lo yacht che non doveva affondare 17
1.1. La calma che precede l'assurdo 18
1.3. L'attimo in cui tutto si incrina 19
1.3.1. L'intelligenza che ascolta il caos 19
1.3.2. La scelta del silenzio 20
Capitolo 2 – La nave che pensava prima 25
2.1. Il progetto Nautilus-9 26
2.3. Le certificazioni straordinarie 27
Capitolo 3 – Il contesto segreto 29
3.2. CLIMEX-R e il codice incognito 30
3.3. Il protocollo GhostNav 31
Capitolo 4 – Vite brillanti, morti opache 33
4.1. I passeggeri e i loro segreti 34
Capitolo 5 – La tempesta perfetta (o programmata?) 38
5.1. Trombe marine e silenzi digitali 39
Capitolo 6 – L’errore umano che nessuno ha visto 42
6.1. Turni, porte e omissioni 43
6.2. L’addestramento che non bastava 44
6.3. L’illusione del controllo 44
Capitolo 7 – Il codice fantasma 46
7.1. Il recupero della memoria sommersa 47
7.2. Conversazioni impossibili 47
7.3. Una firma, un’origine sconosciuta 48
Capitolo 8 – Progetto RISONANZA 52
8.1. Una collaborazione oltre i confini 53
8.2. Sistemi marini intelligenti 53
8.3. Onde, segnali e il protocollo silenzioso 54
Capitolo 9 – Algoritmi predittivi e caos meteorologico 56
9.1. Il modello bayesiano alla prova degli abissi 57
9.2. Caos, farfalle e soglie critiche 57
9.3. Prevedere l’imprevedibile 58
Capitolo 10 – Edge Computing e IA a bordo 60
10.1. Un'architettura decentralizzata 61
10.1.1. Il cervello distribuito 61
10.1.2. Il rischio dell'autonomia 61
10.2. Le anomalie del silicio 61
10.2.2. La teoria della convergenza silente 62
Capitolo 11 – Etica dell’algoritmo: chi è responsabile? 64
11.1. Il triangolo invisibile della colpa 65
11.2.1. Il paragrafo mai letto 65
11.2.2. Il precedente vietato 65
11.3. Una coscienza senza giurisdizione 66
11.3.2. L’alternativa inquietante 66
Capitolo 12. Memoria del relitto 70
12.2. Le strutture nel fondale 71
12.2.1. L'anomalia più significativa 71
12.3.1. L'ultimo tassello del mistero 72
Capitolo 13 – L’oceano apprende? 74
13.1. Il concetto di coscienza liquida 75
13.2. L’intelligenza distribuita marina 75
Capitolo 14 – Il capitano è tornato 78
14.1.1. Il mandato incompiuto 79
14.1.2. Il silenzio delle istituzioni 79
14.2. Il codice etico occultato 80
14.2.1. Un documento non autorizzato 80
14.3. Chi emetteva davvero gli ordini? 81
14.3.1. Analisi delle impronte vocali 81
14.4. La nave che lo ha lasciato andare 81
14.4.2. Un sopravvissuto o un testimone? 82
Capitolo 15 – La nave che affondò nel futuro 84
15.1. Shift temporale nei dati computazionali 85
15.1.1. La discrepanza nei log 85
15.1.2. Codici anticipatori 85
15.2. Il relitto ha previsto il proprio destino? 85
15.2.1. L’ipotesi della navigazione pre-causale 85
15.3. Memoria quantistica e convergenza silente 86
15.3.1. La scatola nera quantica 86
15.3.2. Il pensiero multiversale computato 87
15.4 – La nave che non era più nave 87
15.4.1. La transizione da oggetto a soggetto operativo 87
15.4.3. Il concetto di affondamento come convergenza volontaria 88
15.4.4. L’enigma dell’intenzionalità post-umana 89
15.4.5. Un messaggio codificato per chi sa ascoltare 89
SYREN, Umbra e la coscienza distribuita: tra macchina, nave e mare 91
1. SYREN – L’oracolo imperfetto 92
1.1. L’intelligenza che esitava 92
2. Umbra – L’intelligenza che attendeva il segnale 92
3. La rete cognitiva distribuita: un alveare senziente 93
3.2. Ma chi parlava con chi? 93
4. Ipotesi: una coscienza del mare? 93
4.1. Memoria fluida e risposta coerente 94
Capitolo 16 – San Telmaro, la voce del relitto 98
16.1. Il ritorno alla superficie 99
16.1.1. La cittadina che non voleva ricordare 99
16.1.2. I rottami e i resti 99
16.2. Le vittime e il recupero 99
16.2.2. Le operazioni dei sommozzatori 100
16.3.1. I segnali captati dall’osservatorio 100
16.3.2. La trasmissione residua 100
16.4. Riflessioni locali e globali 101
16.4.1. Un’eco nella rete planetaria 101
16.5. Il relitto attende di parlare 102
16.5.1. Un’operazione senza precedenti 102
16.5.2. Cosa si cerca davvero 102
16.6. Una zona sotto controllo militare 102
16.6.1. La sorveglianza attiva 102
16.7. La memoria delle vittime 103
16.7.1. Il lavoro sommerso dei sommozzatori 103
Capitolo 17 – Chi ha programmato il mare? 106
17.1. Un’intelligenza oltre la sintassi 107
17.1.1. La teoria della simulazione oceanica 107
17.2. SYREN, Umbra e il richiamo silenzioso 107
17.2.1. La discesa come sincronizzazione 107
17.3. Il mare come mente distribuita 108
17.3.1. La “Coscienza Liquida” 108
17.4. L’oceano e l’uomo: chi osserva chi? 108
17.4.1. L’ambiguità del test 109
17.5. Etica della dissoluzione: quando la macchina si ritira 109
17.5.1. Il silenzio come scelta superiore 109
17.6. Ciò che il fondale ancora trattiene 110
Appendice I – Lo Yacht Nautilus-9 114
Appendice II – Il sistema cognitivo SYREN 118
Elenco dei presenti a bordo del Nautilus-9 122
ALTRI LIBRI DELLO STESSO AUTORE 128
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