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LIBRO:

"RISCHIO TUMORI DAL 5G"

Quello che gli scienziati non ci dicono

https://www.amazon.it/dp/B08QS691GW

     Un gran numero di scienziati nega danni biologici da 5G; ma senza aver condotto sperimentazioni. Ma questi possono veramente essere definiti scienziati? Il vero scienziato non solo conduce sperimentazioni, ma raccoglie dati e li condivide con una moltitudine di colleghi; anche con quelli che hanno pareri contrastanti. Sul 5G non ci sono sperimentazioni che escludano il danno biologico; ce ne sono invece molte che lo affermano. Pertanto esiste una fortecredibilità scientifica circa il rischio di danni biologici da 5G.

 

     I temi tecnico-scientifici sono sempre ripresi da politica e media; sono infatti in grado di formare e forzare una forte opinione pubblica e di pilotare, quindi, l’agenda politica. E i relativi, ingenti investimenti. Ma questi "scienziati" non hanno conflitti di interesse con le aziende di telecomunicazioni per cui lavorano?

     Nel libro espongo quindi le teorie scientifiche che affermano il possibile danno da 5G; non solo: affronto anche il tema della attendibilità degli "scienziati"; e come gli stessi siano influenzati da politici, partiti e  media.

https://www.amazon.it/dp/B08QS691GW

Il libro è disponibile su Amazon; ne trovate il link qui sopra.

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INDICE

 

INTRODUZIONE  p.7

 

 

CAPITOLO I  p.9

 

LA NON OGGETTIVITA’ DELL’OPINIONE SCIENTIFICA ODIERNA

 

  1. come viene data autorevolezza scientifica ai ricercatori: il processo di revisione tra pari (la peer review) p.10

 

 

CAPITOLO II p. 16

 

IL 5G:  SU BASI SCIENTIFICHE, UNO STUOLO DI SCIENZIATI E RICERCATORI, RITIENE CHE I RISCHI SIANO CONSIDEREVOLI PER LA SALUTE. MA LE LORO EVIDENZE NON SONO PRESE IN CONSIDERAZIONE.

 

  1. rischio tumori dal 5g. i telefoni cellulari e la tecnologia wireless non diventino il prossimo amianto!  p.17

  2. col 5g saremo irradiati anche da onde elettromagnetiche provenienti da 20.000 satelliti   p.27

  3. danni biologici da 5g: effetto termico, principio di precauzione e conflitti di interesse  p.40

  4. corsa al 5g: gara olimpica o incontro di calcetto?   p.56

  5. perché la ricerca 6g inizia prima di avere il 5g   p.63

  6. gli studi sui danni da radiazioni 5g sono stati influenzati dalle industrie  p. 68

 

 

CAPITOLO III  p.74

 

COME POLITICA E MEDIA INFLUENZANO SCIENZA E TECNOLOGIA

 

  1. ci sono incendi di destra e incendi di sinistra?  p.76

  2. Techlash: i social media sono orientati a sinistra   p.86

  3. disturbi dei media: la apparente prossimità ideologica dei cittadini e dei giornalisti  p.92

  4. i docenti universitari sono quasi tutti di sinistra?   p.100

 

CAPITOLO IV p.106

 

LA POLITICA CONTINUERA’ A INFLUENZARE LA SCIENZA?

 

  1. ripensare il rapporto tra politica e scienza e tra cultura e tecnologia  p.108

*****

QUI DI SEGUITO VI ALLEGO UNA TRASCRIZIONE DI PARTE DEL CAPITOLO PRIMO

  1. RISCHIO TUMORI DAL 5G. I TELEFONI CELLULARI E LA TECNOLOGIA WIRELESS NON DIVENTINO IL PROSSIMO AMIANTO!

 

 Le radiofrequenze dei cellulari hanno altissima probabilità di essere cancerogene. Ma i “negazionisti” del rischio non affermano che non vi sia pericolo: dicono solo che non vi sono abbastanza evidenze. Ma queste evidenze, come vedremo, ci sono e sono scientificamente provate.

 

Finora l’attenzione pubblica sul 5G si è concentrata soprattutto sui piani delle compagnie di telecomunicazioni per installare milioni di piccole torri cellulari su pali elettrici, su edifici pubblici e su scuole, su fermate dell'autobus, in parchi pubblici e ovunque altro.

 

Pochissima attenzione è stata dedicata ai possibili danni per la salute che ne riceveranno i cittadini.

 

Di allarmi per danni alla salute, causati da onde radio, ve ne sono stati parecchi in passato, e, in vari casi, i danneggiati hanno vinto cause nei tribunali. Ma col 5G il pericolo aumenta, e difficilmente può essere scongiurato. Ma aumenta anche il silenzio da parte di media e organizzazioni ambientaliste. Le industrie, ovviamente, negano il danno. Gli interessi in gioco sono enormi: una guerra USA-Cina (con Europa che sta a guardare), i costruttori che si preparano a produrre apparati sempre più sofisticati e lavorano agli standard; gli operatori che preparano reti e test per le comunicazioni, che coinvolgono IoT, Industry 4.0 e AI. Ultimi, ma non ultimi, i Governi, che hanno venduto profumatamente le frequenze. Il tutto basta e avanza per far tacere media e ecologisti di turno.

 

Le frequenze per il 5G saranno più alte di quelle per il 4G (soprattutto le millimetriche), la densità di irraggiamento di onde radio che si permetterà col il 5G si innalzerà fino a 61V/m massimi, contro i 6 V/m massimi del 4G. Le onde di lunghezza molto più breve utilizzate per il 5G (700-3700 Mhz e 26 Ghz-millimetriche) renderanno necessario installare un maggior numero di antenne, rispetto al 4G, anche se più piccole. Nelle zone urbane ci potrebbe essere una cellula circa ogni 100 metri lungo ogni strada.

 

Oltre all’irraggiamento da queste antenne, e dalle eventuali stazioni di terra,  come vedremo nel prossimo paragrafo, vi sarà quello di migliaia di satelliti: il numero totale di satelliti che dovrebbero essere messi in orbita bassa e alta da diverse compagnie è di 20.000.

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CHE POLITICA E MEDIA NON INFLUENZINO LA SCIENZA

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